Sansepolcro dà il benvenuto a Caravaggio, inaugurata la mostra-confronto con Piero della Francesca

Museo Civico gremito per il taglio del nastro. Esposizione aperta fino al 4 giugno

Sabato 11 febbraio Sansepolcro ha inaugurato la stagione culturale 2017 con il taglio del nastro alla mostra "Nel segno di Roberto Longhi, Piero della Francesca e il Caravaggio", la prima delle due pregevoli esposizioni frutto della collaborazione tra Comune di Sansepolcro e Civita Mostre che interesseranno il Museo Civico biturgense da qui a novembre. La cerimonia inaugurale ha visto una partecipatissima conferenza all'interno delle sale museali alla presenza delle varie Istituzioni, Associazioni ed Amministrazioni locali.

La conferenza, coordinata dal Direttore del Museo dott.ssa Maria Cristina Giambagli, ha visto gli interventi del Sindaco Mauro Cornioli, dell'Assessore alla Cultura Gabriele Marconcini, della curatrice delle mostra Dott.ssa Maria Cristina Bandera e della Presidente della Fondazione Roberto Longhi, Mina Gregori. L'incontro è stato accompagnato da alcuni saggi di violino eseguiti dalla maestra Laureta Hodai di Amici della Musica.

Tante le attrazioni presenti all'interno dell'esposizione, che comprende in tutto 23 opere. Tra queste spiccano il Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio, uno dei più significativi capolavori giovanili del Merisi, il Polittico della Misericordia di Piero della Francesca, protagonista della recente mostra natalizia di Palazzo Marino a Milano e riportato di recente nel suo assetto originario all'interno delle sale museali, e la tavola di Ercole de’ Roberti Ritratto di giovane, che reca nel verso un Ritratto di giovane donna, a testimonianza della discendenza del profilo “nitido” del giovane dai profili di Piero, come ebbe a riconoscere lo stesso Longhi.

"E' un giorno di festa per Sansepolcro - dichiara il Sindaco Mauro Cornioli - oggi abbiamo la responsabilità di aprire un nuovo ciclo che dovrà portare ad una diversa visione ed una gestione moderna del Museo al fine di ottenere risultati importanti. Un ciclo, lo ricordiamo, frutto di questo importante dialogo creatosi con l'Associazione Civita in occasione dell'esperienza milanese della Madonna della Misericordia, che tanto successo ha ottenuto nel periodo delle festività. Oggi però rendiamo onore a Roberto Longhi, colgo quindi l'occasione per rendere omaggio a Mina Gregori, Presidente della Fondazione, alla curatrice Maria Cristina Bandera e all'Amministratore di Civita Alberto Rossetti. Un particolare ringraziamento, infine, lo rivolgo alla "staffetta" dei due direttori del Museo, Mariangela Betti e Maria Cristina Giambagli, che in questa particolare fase di transizione hanno contribuito assieme al raggiungimento di questo importante obiettivo. Vorrei chiudere il mio intervento con un "sogno" che accompagna questa nostra collaborazione con Milano, ossia quello di ricostituire il Polittico di Sant'Agostino a Sansepolcro. Non sappiamo se sarà possibile, ma non vogliamo smettere di sognare."

"E' un onore prendere parte a questa illustre iniziativa - commenta Rossetti, Ad di Civita - questo ciclo di mostre vuole essere un viaggio intorno a Piero, che interessi un'intera stagione. Non si tratta dunque di una mostra fine a sè stessa e orientata ai facili guadagni, ma bensì ad un profondo percorso basato su importanti approfondimenti scientifici e culturali che daranno un valore aggiunto a questo Museo, facendolo crescere in termini numerici e di visibilità. Queste sono le sfide che ci sono state poste e alle quali abbiamo risposto con forza."

"Iniziamo ufficialmente questo nostro "anno della cultura" - dichiara invece l'Assessore alla Cultura Gabriele Marconcini - abbiamo una chance incredibile, quella dei 500 anni dalla morte di Luca Pacioli. Una ricorrenza alla quale la seconda mostra, in programma a giugno, saprà rendere omaggio nel migliore dei modi. Intanto confesso che sono emozionato per questa mostra che propone un inusuale accostamento tra due mondi molto differenti e che ci fa capire come sia cambiata in poco tempo l'arte italiana. Un percorso che fa da perno tra due periodi straordinari mediante gli studi di uno tra i più rinomati storici nostrani. E' con questo particolare incontro, quindi, che vogliamo restituire un ruolo di centralità al nostro Museo."

"Di primo acchitto l'accostamento Piero della Francesca può sembrare azzardato - spiega la curatrice della mostra, Maria Cristina Bandera - Entrambi, in realtà, furono studiati e 'riscoperti' dal giovanissimo storico dell'arte già a partire dai suoi anni formativi, mentre gettava le basi delle premesse metodologiche che tesseranno in filigrana i suoi scritti memorabili."

La mostra ha aperto ufficialmente i battenti nella giornata di domenica, 12 febbraio e resterà a disposizione dei visitatori fino al 4 giugno.

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