Luca Pacioli, domenica 24 settembre cala il sipario sulla mostra del cinquecentenario

Migliaia di visitatori per la mostra inaugurata lo scorso 10 giugno al Museo Civico di Sansepolcro

Domenica 24 settembre calerà il sipario sulla mostra “Luca Pacioli, tra Piero della Francesca e Leonardo”, l’esposizione inaugurata lo scorso 10 giugno al Museo Civico di Sansepolcro in occasione del cinquecentenario della scomparsa del celebre matematico biturgense.

Due mesi e mezzo di apertura che hanno portato nelle sale museali di via Aggiunti migliaia di visitatori, ponendo inoltre la cultura e i grandi personaggi della storia di Sansepolcro sotto la lente della stampa nazionale. Tra i fruitori di questa mostra, tanti turisti ma anche moltissimi biturgensi incuriositi dall’iniziativa e vogliosi di scoprire e approfondire gli studi dell’illustre concittadino Pacioli, padre della ragioneria, assieme ai suoi rapporti e relazioni con i grandi pittori del suo tempo, da Piero della Francesca a Leonardo Da Vinci, passando per Durer e Pontormo.

“Una grande emozione aver celebrato il cinquecentenario di uno dei grandi maestri del Rinascimento italiano – ha dichiarato il dottor Stefano Zuffi, curatore della mostra – Tutto questo è stato fatto, e non poteva essere altrimenti, nel cuore della sua città, in mezzo alle opere che lui amava e agli artisti che ha frequentato, da cui stato influenzato e  che lui stesso ha influenzato a sua volta. Si è trattato di un itinerario molto importante, collocato nel complesso passaggio storico e culturale tra ‘400 e ‘500.”

“Siamo soddisfatti per gli ottimi numeri ottenuti – ha commentato l’Assessore alla Cultura Gabriele Marconcini – ma soprattutto per aver avvicinato ulteriormente il pubblico all'opera straordinaria e innovativa del maestro Pacioli, un personaggio spesso messo in ombra dall’ingombrante presenza di Piero della Francesca, e forse poco conosciuto in proporzione alla grandezza delle sue opere e all’importanza del suo contributo all’arte e alle scienze. Anche per questo la mostra ha saputo suscitare un forte interesse da parte della stampa nazionale, con articoli pubblicati sui migliori magazine culturali, ma anche su Corriere, Repubblica, Libero e con servizi tv trasmessi sulle emittenti nazionali.”

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