CONVOCATA DAL SINDACO DI SANSEPOLCRO LA CONFERENZA DEI SINDACI DELLA VATIBERINA E I VERTICI ASL PER LA SITUAZIONE DI ONCOLOGIA

“Purtroppo  i pazienti mi hanno nuovamente contattato in quanto la soluzione provvisoria individuata dalla Asl per le cure oncologiche presso l’ospedale di Sansepolcro non risponde alle loro esigenze.” A renderlo noto il sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani che ha convocato  una conferenza dei sindaci urgente sul problema da affrontare con la direzione sanitaria. “Questa situazione del reparto di oncologia e dell’assenza del medico di riferimento sta confliggendo con gli obbiettivi del protocollo concordato con la Direzione dell'Azienda – spiega il Sindaco - Nei patti territoriali sottoscritti e, ultimamente, non più tardi di mercoledì scorso, ho ricevute ampie rassicurazione dalla Asl sul mantenimento di tutti i servizi e della loro qualità nel nostro ospedale e uno di questi è proprio oncologia e la possibilità per i pazienti di curarsi a Sansepolcro.  Nei patti territoriali era stato espresso a chiare lettere ma questa situazione non può aspettare gennaio per essere risolta, come invece in un primo tempo era stato prospettato. Troppi i disagi per i pazienti dovuti a ritardi e lunghi tempi di attesa in situazioni delicatissime. Si tratta di pazienti particolarmente fragili, a cui vanno riservate attenzioni e cure adeguate e rispondenti alle loro diverse necessità. ” Per questo il sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani ha convocato per la prossima settimana una conferenza dei sindaci dei 7 comuni della Valtiberina toscana alla presenza del direttore sanitario dott.ssa Branka Vujovic, del direttore del presidio  dott. Nilo Venturini e del responsabile di Zona dott. Evaristo Giglio. “Il problema sta mettendo in crisi non solo oncologia – conclude Frullani – ma l’intera struttura che si trova a gestire i servizi senza il personale necessario. La soluzione va individuata in tempi brevissimi restituendo alla Valtiberina un medico specialista dedicato per le cure di oncologia senza costringere inutilmente a faticosi e costosi viaggi ad Arezzo i malati.”

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