IERI COMMEMORAZIONE DELL’ECCIDIO DI VILLA SANTINELLI AVVENUTO IL 27 MARZO DEL '44

Proseguono le iniziative organizzate dal Comune di Sansepolcro in collaborazione con l’Anpi per la commemorazione del 70esimo della liberazione. Ieri mattina l’amministrazione comunale con il Gonfalone della Città rappresentata dalla consigliera Maritza Boncompagni e con il comune di Città di Castello si è recata a rendere omaggio presso due tombe di partigiani nel cimitero monumentale di Sansepolcro e alle 10,30 con due scolaresche a villa Santinelli, a sud di Città di Castello, dove è stato commemorato l’eccidio avvenuto il 27 Marzo del '44 quando persero la vita giovani partigiani e luogo della fucilazione di Eduino Francini e dei suoi compagni. “Siamo qui perché non possiamo dimenticare che nove giovanissimi eroi dettero la loro vita per  la  libertà – ha detto Boncompagni - Voglio ricordare  i loro nomi, Eduino Francini,  Alvaro Cheli, Giustino Bianchini,  Giuseppe Magnani , Mario Mordaci, Donato Sbragi, Giuseppe Gobbi , Spartaco Forconi e Corrado Luttini.” La consigliera ha quindi  mostrato una foto scattata nel cortile della  Scuola Elementare Santa Chiara  nel 1935 nella quale sono rappresentati quelli che sarebbero diventati importanti personaggio della storia di Sansepolcro. “In questa foto ci  sono due Sindaci, Ottorino  Goretti, sindaco amatissimo  e mai dimenticato,  Athos Fiordelli anche lui partigiano, c'è un assessore Dino Del Pianta, il loro maestro Raffaello Fabbrini che fu deportato e morì  nel campo di concentramento di Mauthausen. Ci sono poi due ragazzi, due partigiani, che oggi siamo qui a commemorare perché furono uccisi  il 27 marzo 1944  a Villa Santinelli, Eduino  Francini ed Alvaro Cheli. Ci sono poi sempre in questa foto altri due ragazzi, anche loro partigiani, che vennero  anche loro uccisi in circostanze diverse, Osvaldo Ottolenghi Marri ed  Agostino Bucciovini. Sempre in questa foto c'è anche  il mio babbo Orazio – ha aggiunto - per tutta la vita è stato orgoglioso e fiero di essere stato a scuola con questi ragazzi e con questo maestro perché l 'essere in questa classe,  con queste persone,  ha contributo a formare il suo senso di giustizia e di  libertà. E’ importante non dimenticare - ha concluso Boncompagni -  noi oggi siamo qui perché certi orrori non vengano dimenticati, perché la storia è maestra di vita, perché non accada più che nove giovani eroi vengano giustiziati per la libertà del nostro paese.”

IN ALLEGATO LA FOTO DEL 1935 E UNA FOTO SCATTATA DALL’UFFICIO STAMPA DI CITTA’ DI CASTELLO A VILLA SANTINELLI

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