IL POLITTICO DELLA MISERICORDIA COME NON LO AVETE MAI VISTO E I GIOIELLI DEL RINASCIMENTO
DUE STRAORDINARIE OPPORTUNITA’ AL MUSEO DI SANSEPOLCRO
In concomitanza con la prestigiosa mostra “Il Gioiello del Rinascimento” allestita nella sala delle pietre del Museo Civico di Sansepolcro, in un’altra delle sale è possibile vedere il Polittico della Madonna della Misericordia come non lo avete mai visto. Per permettere infatti la realizzazione del secondo stralcio di lavori di miglioramento sismico che interesseranno la pinacoteca comunale per un importo di quasi 500mila euro, si è reso necessario mettere in sicurezza le opere d’arte del Polittico di Matteo di Giovanni e del Polittico della Madonna della Misericordia di Piero della Francesca. Quest’ultima è stata istallata nella sala a destra di quella detta del camino e che è dedicata a Giovan Battista Mercati. L’originale nuovo e provvisorio allestimento grazie alla Soprintendenza di Arezzo colloca l’opera su una struttura nel centro della stanza permettendo al visitatore di prendere visione di ogni tavola da un’eccezionale punto di vista, quasi ad altezza uomo e a poca distanza frontale. Il progetto complessivo dei lavori di consolidamento sismico prevede lavori per più di 1milione e 300mila euro di fondi regionali terremoto del 1997 e Por 207-2013. Il primo stralcio per circa 300mila euro è già stato completato ma ora sono previste nella sala della Resurrezione di Piero della Francesca e in quella adiacente detta Sala Matteo di Giovanni che ospitava il Polittico la posa di catene a pavimento e altri interventi di consolidamento della copertura. Per questo ai fortunati turisti e biturgensi che si recheranno al museo in questo periodo sarà consentito prendere visione delle 22 tavole per i 3 lati del grande poliedro centrale mentre sul quarto lato potranno consultare il touch screen contenente l’illustrazione grafica della composizione dell’opera originale e la sua storia.
Grande interesse sta inoltre suscitando la mostra allestita nella suggestiva sala della Pietre dedicata all’interpretazione di 14 maestri orafi contemporanei di Arezzo e della provincia, in collaborazione con il liceo artistico biturgense Giovagnoli, dedicata al Gioiello del Rinascimento ed inaugurata lo scorso 8 Agosto. L’esposizione riprende le fila di una prestigiosa tradizione della città pierfrancescana dedicata all’artigianato artistico dei maestri orafi che sotto il nome di Biennale d’Arte Orafa consacrava un’abilità e un gusto che da sempre hanno fatto di questo territorio un punto di riferimento mondiale nella ricerca storico scientifica e nella tecnica di lavorazione delle preziose materie prime. Protagonisti le collane di perle con il grande cameo e rubini realizzata in argento dorato e invecchiato di Roberto Baragli, i bracciali intessuti con filati naturali , oro e argento di Elena Donnini, la collana in argento e oro lavorata a sbalzo e cesello con il medaglione ispirato al fregio della tomba medicea di Michelangelo nella chiesa di San Lorenzo a Firenze realizzata da Danilo Fabiani, la copertina di evangelario in lastra di rame lavorata a sbalzo e cesello ispirata alla Resurrezione di Piero della Francesca dell’aretino Carlo Galaurchi, la collana in oro giallo e rosa in microfusione e incisione a bulino con diamanti perle e pietre preziose di Enzo Isolani di Camicia, l’anello in lastra di argento traforata e curvata a mano con tormaline e zirconi del maestro Pierluigi Ladini di Terranova Bracciolini, gli orecchini intrecciati a mano della biturgense Gina Lazzerini, le opere di arte sacra eseguite nella bottega scuola di Alano Maffucci, il particolarissimo ornamento per zibellino al collo di Oriano Mearini, il pendente con perla e granati che ricorda gli abiti delle dame del rinascimento di Andrea Pollauszach e Silvia Burzi, le lastre lavorate a sbalzo e cesello di Francesco Puletti, l’autore della copertura del fonte battesimale del Duomo di Sansepolcro nel 2012, i bassorilievi in gesso e foglia d’oro e d’argento di Guido Sisti, le affascinanti e originali collane di Luca Spinosi ispirate ad alcuni dettagli delle opere di Piero della Francesca ed infine gli orecchini di Marco Tontini in argento realizzati con l’antica tecnica della fusione a cera persa con acquamarina o honey antichi. Accanto a questi contemporanei è possibile ammirare la maestria delle lavorazioni del liceo di Sansepolcro contenute in alcune teche e ispirati al concittadino più illustre, ad iniziare dalla collana in corallo e oro bianco, giallo e zirconi che si rifanno alla Sacra Conservazione di Brera.