DUE GRANDI A CONFRONTO – INAUGURATA A SANSEPOLCRO LA MOSTRA “RIVISITAZIONE: BURRI INCONTRA PIERO DELLA FRANCESCA” PER LA PRIMA VOLTA INSIEME DUE MAESTRI CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA DELL’ARTE ITALIANA

“Tutti hanno sempre sottolineato come Piero della Francesca sia pittore silenzioso e come la sua pittura ci parli dal momento in cui ci lasciamo afferrare dal suo incantesimo. Anche Burri è pittore silenzioso che chiede a noi un esercizio mentale del tutto particolare, ovvero di distaccarci dalla realtà materiale delle cose che ci presenta (sacchi, acrilici, truciolati) per abbandonarci a comprendere l’impianto geometrico dell’opera, intendere il valore particolare d’una nota di colore che interviene nel monocromo materiale degli stracci come altra cosa, come segno d’un mondo. Burri appare inseparabile dalla sua frequentazione dei capolavori più alti della sua terra.”

 

E’ questo l’ultimo passaggio del saggio dello storico dell’arte Carlo Bertelli che presenta il bel catalogo della grande mostra  “Rivisitazione: Burri incontra Piero della Francesca” che si è aperta venerdì 31 ottobre presso il museo civico di Sansepolcro, la città dove Piero della Francesca, il maestro della luce del Rinascimento è nato, ad appena 15 chilometri da Città di Castello, l’altra città della valle bagnata dal Tevere che ha invece dato i natali al maestro dell’arte contemporanea e dell’informale, Alberto Burri, del quale nel 2015 ricorreranno i 100 anni dalla nascita.  

 

L’inedita esposizione, annunciata dallo stesso ministro Franceschini tra le grandi dedicate al centenario dell’artista tifernate, si è aperta il 31 ottobre presso il Museo Civico di Sansepolcro e proseguirà fino al prossimo 12 Marzo 2015, preannunciandosi come una delle mostre più significative del 2014 nel panorama nazionale e internazionale.

 

Ideata dal biturgense Riccardo Lorenzi, a cura della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri nella persona del professor Bruno Corà, la mostra è promossa dall’Associazione Sbandieratori di Sansepolcro e dalla Pinacoteca Civica, ha il patrocinio dei Comuni di Sansepolcro e di Città di Castello e il fondamentale contributo degli sponsor privati di aziende della valle del tevere umbra e toscana e non solo. Main sponsors sono infatti Tiber Pack e Vimer, con il sostegno di Lino Service, Banca Mediolanum e Umbraplast insieme a Bma Maglificio, Donati Legnami e Banca di Anghiari e Stia.   Alla preparazione della manifestazione hanno dato il loro attivo contributo la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico della Provincia di Arezzo.

 

“E’ questo un evento che sta già facendo molto parlare di sé, suscitando grande interesse, interrogativi e qualche mugugno – ha dichiarato il curatore Bruno Corà - per la diversità dei due artisti. Come storico dell’arte e come responsabile della Fondazione, questi episodi d’ incontro e confronto tra antico e moderno sono possibili grazie ad alcune condizioni, la prima delle quali è che gli artisti siano di pari grandezza . Noi affermiamo oggi che Piero della Francesca nel suo tempo e Burri nel suo, sono due artisti di primissima grandezza ed è proprio la loro grandezza che ci consente di tenerli uno di fronte all’altro. Ce ne assumiamo tutte le responsabilità.”

 

Quattro le opere di Burri che hanno compiuto questo breve, ma ricco di significato, viaggio da Città di Castello approdando nella casa di Piero a Sansepolcro: Sacco e Verde (1956) Rosso plastica (1962) Grande Bianco Cretto (1974)  e Cellotex (1975). Fino a marzo si confronteranno con le opere di Piero della Francesca: la Resurrezione, il San Ludovico (1460) e il  San Giuliano (1454 circa). In un’altra sala il Polittico della Misericordia, 12 tavole pierfrancescane attualmente in un allestimento inedito ed eccezionale per il visitatore che può ammirarle a distanza ravvicinata.

La mostra si intitola “Rivisitazione: Burri incontra Piero della Francesca”: definita con un termine che sottintende un significato religioso, in questo caso, ha un senso totalmente laico. Il giovane Alberto veniva infatti spesso a Sansepolcro, spesso si sedeva in quella grande sala che ospita quell’affresco straordinario, al tempo di Piero la sala dei Conservatori del Popolo.

 

“Sono onorata di poter affermare che oggi si sta avverando un sogno – ha detto il sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani aprendo la mostra con una certa emozione – quello di avere sotto lo stesso tetto nel nostro museo i due grandi della Valtiberina, due personalità artistiche che hanno fatto la storia mondiale dell’arte cambiandone il corso ognuno nel suo tempo. Si abbatte uno steccato e ringrazio per questo il mio collega sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, con il quale ci siamo promessi tre anni fa di percorrere insieme questo momento difficile per la nostra storia, che ci vede ricoprire un ruolo delicato, per restituire una prospettiva per il nostro meraviglioso territorio. I miei ringraziamenti a tutti coloro, istituzioni e privati, che hanno reso possibile l’evento. L’idea della mostra è venuta dal basso, per così dire, da semplici cittadini riuniti in associazioni che hanno espresso questo desiderio. Un connubio molto sentito dalla città per due grandi maestri che si sono nutriti degli stessi paesaggi, della stessa terra aria e acqua. Oggi il sogno si è avverato e per questo è davvero una grande festa. ”

 

Proprio per questa esigenza espressa dalla comunità biturgense di avere ospite il tifernate Burri insieme a Piero della Francesca, il sindaco di Sansepolcro Frullani ha deciso che i residenti a Sansepolcro potranno entrare gratuitamente al museo per tutta la durata della mostra.

 

 “Sono molto soddisfatto dell’iniziativa  - ha aggiunto il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta - per un legame ideale tra i due artisti che caratterizzano questo territorio. Oggi per la prima volta trova concretezza la tante volte citata  ‘Valle Museo’. In un momento molto complicato per tutti è infatti fondamentale stabilire dei rapporti che sfruttino al massimo le grandi potenzialità del nostro territorio, culturali in particolare. Queste iniziative possono aprire molte porte ed opportunità nel mondo valorizzandolo senza steccati.”

 

 “ Tre anni fa è nata quest’idea – ha aggiunto il presidente del Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro Giuseppe del Barna che ha fortemente sostenuto il progetto - una mostra che facesse parlare, nata da un’idea di Riccardo Lorenzi, che ha curato anche le foto del catalogo, per un importante percorso del nostro gruppo dedicato a grandi manifestazioni, ad iniziare da quella svolta alla Casa Bianca con l’allora presidente Jimmy Carter fino all’udienza con il Papa Giovanni Paolo II. Ospitare Burri a Sansepolcro è una esperienza meravigliosa. Ringrazio per questo la fondazione Burri , i Sindaci di Città di Castello e Sansepolcro e gli sponsor.”

 

 

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