“Un nuovo anno, una comunità nuova”, firmato il protocollo d'intesa a Sansepolcro

Iniziativa curata dall’Associazione Cultura della Pace e Commissione Pari Opportunità per promuovere il pieno sviluppo della comunità

Una giornata dedicata allo spirito di collaborazione e alla promozione del bene comune. Sabato 13 gennaio dalle ore 16:00, presso la sala del Consiglio Comunale di Sansepolcro, si è svolto l’incontro “Per una nuova comunità inclusiva. Un nuovo anno, una comunità nuova”.

L’iniziativa, curata dall’Associazione Cultura della Pace e dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Sansepolcro, rientra nel progetto avviato lo scorsoluglio con la mostra fotografica di Riccardo Lorenzi “Chissà com’è invece il mondo visto da te” con protagoniste persone di differenti credi religiosi, nazionalità ed etnie. L’obiettivo è quello di stimolare l’interazione e il confronto tra tutti i soggetti della comunità, oltre ad incoraggiare la reciproca conoscenza e attivare processi di partecipazione attiva tra tutti i cittadini.

L’evento è culminato con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa da parte dell’assessore alle Pari Opportunità Catia Del Furia e dei rappresentanti di tutte le varie etnie e comunità religiose locali. Il documento pone le sue basi su quattro riferimenti fondamentali quali la Costituzione Italiana, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, lo Statuto del Comune di Sansepolcro e la Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche.

Da tutto questo deriva che ogni individuo abbia garantito dalla comunità in cui vive, il libero e pieno sviluppo della propria personalità e, allo stesso tempo, sappia esercitare consapevolmente i doveri sociali e civili richiesti dalla comunità stessa. A tale proposito, tutti i cittadini che con il loro diversificato patrimonio socio-culturale costituiscono la comunità di Sansepolcro e contribuiscono ad accrescerla con le loro multiformi esperienze, si impegnano altresì a partecipare alla vita sociale e ad attivarsi come soggetti dinamici per lo sviluppo crescente del dialogo e la condivisione del sapere.

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